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“Nessuno qui può darmi consigli”: Ancelotti si presenta in conferenza con numeri e fermezza

Alla vigilia del confronto di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, che molti considerano un potenziale anticipo di finale, Carlo Ancelotti ha affrontato una conferenza stampa accesa. L’allenatore italiano, noto per il suo aplomb, non ha nascosto un certo fastidio di fronte a una domanda che ha toccato un tema delicato: la gestione degli infortuni nella rosa, che sta vivendo un periodo difficile. L’ultimo colpo arriva dall’assenza di Vinicius, fermato da un problema muscolare, che lo terrà lontano dai campi contro i Reds e, probabilmente, anche contro l’Atalanta.

La rosa del Real Madrid è stata decimata, con un totale di undici infortuni muscolari negli ultimi tre mesi. Un aspetto che ha sollevato critiche e domande sulla gestione atletica della squadra. Durante la conferenza, un giornalista ha sollevato l’ipotesi che un maggiore turnover avrebbe potuto prevenire questa situazione, insinuando una responsabilità diretta nella gestione tecnica. La replica di Ancelotti è stata immediata e decisa: “Ho giocato 1.300 partite, ho fatto 1.300 formazioni e più di 4.000 cambi. Credo che nessuno qui possa darmi consigli su cosa devo fare.”

L’atmosfera si è fatta tesa, ma l’argomento non si è chiuso lì. Gli è stato fatto notare il dato preoccupante degli undici infortuni muscolari, a cui si aggiungono sette rotture del legamento crociato. Ancelotti, senza tirarsi indietro, ha riconosciuto la complessità della situazione: “Evitare questi incidenti è complicato. È un problema che non riguarda solo il Real Madrid, ma molte altre squadre. Gli infortuni fanno parte del calcio, dobbiamo accettarli e concentrarci su come migliorare.”

Un’ulteriore considerazione del tecnico ha posto l’attenzione sugli effetti che questi infortuni hanno avuto sulla squadra: “Gli infortuni di Lucas Vázquez, Militão e Rodrygo hanno cambiato le dinamiche del nostro gioco. Ogni squadra cerca di gestire queste situazioni a modo suo, ma gli imprevisti rimangono.”

Il tema si è poi spostato sul ruolo dei calciatori stessi nella prevenzione degli infortuni. Un giornalista ha domandato se i giocatori dovrebbero essere più cauti nel segnalare eventuali fastidi. Anche in questo caso, Ancelotti è stato chiaro: “Quando Vinicius è tornato dalla nazionale, era in buone condizioni, punto. Non è rilevante quando si è infortunato, ma il fatto che si sia fatto male. Ora ciò che conta è che recuperi il prima possibile.”

Il tecnico ha infine concluso sottolineando un problema ormai noto nel mondo del calcio moderno: il numero eccessivo di partite che i giocatori sono costretti a disputare in un calendario sempre più fitto. “Lo sappiamo già. Perché i giocatori si infortunano? Perché si giocano troppe partite,” ha dichiarato con fermezza, ribadendo una posizione condivisa da molti addetti ai lavori.

L’assenza di Vinicius, una delle stelle del Real Madrid, si aggiunge dunque a un elenco di problemi che complicano ulteriormente il momento dei blancos. Con il rischio di compromettere la qualificazione agli ottavi di Champions League, il club si trova a fronteggiare una fase cruciale della stagione con una rosa ridotta all’osso. Tuttavia, Ancelotti ha dimostrato di non voler cedere alle polemiche e di rimanere concentrato sulla gestione delle prossime sfide, ribadendo la sua lunga esperienza ai massimi livelli del calcio europeo.

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