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Sylvester Stallone parla di Tyson-Paul: “Ci sono momenti in cui devi sacrificarti per la famiglia”

Il celebre attore Sylvester Stallone ha espresso dubbi sulla legittimità del match tra Mike Tyson e Jake Paul, sostenendo che fosse truccato a favore dello youtuber.

Nel recente dibattito riguardante la validità dell’incontro di boxe tenutosi venerdì scorso tra Mike Tyson e Jake Paul, che ha visto quest’ultimo trionfare ai punti, è intervenuto Sylvester Stallone, noto attore e grande conoscitore del mondo del pugilato cinematografico. L’attore, famoso per il suo ruolo nella saga di Rocky, ha condiviso la sua opinione su Instagram, affermando con certezza che l’incontro fosse stato preparato a tavolino.

Stallone ha sottolineato come il 58enne ex campione dei pesi massimi, nonostante un buon inizio, sia apparso sempre più in difficoltà man mano che il match proseguiva. Secondo l’attore, il combattimento era stato orchestrato in modo che Tyson perdesse intenzionalmente in cambio di un compenso significativo. “Per la sua famiglia”, avrebbe agito così, secondo quanto affermato dal suo amico Sylvester.

Il rapporto tra Stallone e Tyson è di lunga data; entrambi originari di New York, si conoscono bene e Tyson ha anche avuto un cameo nel film “Rocky Balboa” del 2006. L’attore 78enne non ha dubbi: Mike Tyson avrebbe avuto la capacità di dominare Jake Paul in un reale confronto.

Stallone ha dichiarato di aver rivisto l’incontro con attenzione e di essere convinto che l’interpretazione di Tyson meritasse un Oscar, mentre Jake Paul dovrebbe ringraziare tutte le sue divinità per essere uscito indenne dall’incontro. Ha scritto su Instagram: “Giusto per mettere in chiaro la mia visione personale. Gli affari sono affari – ha scritto Stallone su Instagram riferendosi poi a Tyson – A volte devi fare cose difficili e sacrificarti per aiutare la tua famiglia… Conosco questo atleta incredibile da quando aveva 19 anni e quello che abbiamo visto è stato lui che ha regalato una delle più grandi performance vincitrici degli Oscar di tutti i tempi!”

Stallone ha concluso il suo post esprimendo gratitudine a Tyson per la sua generosità nei confronti di Paul: “Ti prego, Jake, sii grato, ti ha risparmiato la vita! Fidati di me… Continua a tirare a pugni Mike, non ci sarà mai un uomo come te, un gladiatore come te ed un’anima come te! Continua a colpire, campione dei campioni! Ricordo che una volta l’ho incontrato e ho pensato di essere stato colpito da un bulldozer!”

L’opinione di Stallone non è isolata. Anche l’ex giocatore della NFL Michael Irvin ha avanzato sospetti sulla legittimità dell’incontro. Irvin sostiene di avere prove a sostegno della sua tesi, affermando che Tyson avrebbe accettato una clausola contrattuale che gli impediva di sferrare il suo famoso colpo da KO su Paul.

Alla fine del match, i giudici hanno assegnato la vittoria a Jake Paul con punteggi di 80-72, 79-73 e 79-73. Durante i 16 minuti dell’incontro, Paul ha messo a segno 78 pugni, mentre Tyson ne ha colpiti solo 18. Inoltre, Jake Paul ha ammesso di aver avuto pietà di Tyson nel finale del match, non approfittando delle difficoltà dell’ex campione.

Questa vicenda ha sollevato numerose discussioni nel mondo dello sport e dello spettacolo. Molti si interrogano sulla reale natura degli incontri di boxe mediatici e sull’influenza del denaro e dello spettacolo su sport tradizionalmente competitivi come il pugilato.

Mentre le opinioni continuano a divergere, il dibattito su incontri come quello tra Tyson e Paul mette in luce le sfide moderne del pugilato professionistico, dove l’intrattenimento spesso si intreccia con la competizione sportiva. Ciò solleva interrogativi sulla direzione futura dello sport e sull’autenticità degli incontri che sempre più spesso vedono protagonisti personaggi noti al grande pubblico ma non necessariamente atleti professionisti.

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