La Russia ha lanciato un missile balistico intercontinentale sull’Ucraina, segnando una potenziale escalation nel conflitto. L’attacco ha colpito Dnipro, causando danni significativi.
Nel corso di un nuovo attacco missilistico, Mosca avrebbe utilizzato per la prima volta un missile balistico intercontinentale contro l’Ucraina, come riferito dall’aeronautica militare di Kiev. L’attacco è avvenuto nelle prime ore di giovedì, colpendo la città di Dnipro nell’est del paese. Le forze armate ucraine hanno dichiarato che il missile è stato lanciato dalla regione russa di Astrakhan. Inoltre, un missile aerobalistico Kh-47M2 “Kinzhal” è stato lanciato da un caccia MiG-31 e sette missili da crociera Kh-101 sono stati sparati da bombardieri strategici Tu-95MS dalla regione di Volgograd.
Se confermato, questo rappresenterebbe un significativo aumento nella portata e nella gravità degli attacchi russi, introducendo l’uso di armi a lunga gittata nel conflitto. Un missile balistico intercontinentale ha una gittata che può superare i novemila chilometri, mentre il razzo impiegato in questo attacco avrebbe percorso circa 1.000 km. Le autorità ucraine hanno riferito che l’attacco su Dnipro ha avuto luogo tra le 5:00 e le 7:00 del mattino, ora locale, causando notevoli danni a diverse aree della città. Al momento, non ci sono conferme ufficiali di vittime, sebbene siano stati segnalati diversi incendi nella zona.
L’allerta aerea è stata attivata in tutto il paese, con particolare attenzione alla città di Dnipro, dove un impianto industriale e altre infrastrutture critiche sono state gravemente danneggiate. Esplosioni sono state udite anche a Poltava, Kremenchuk e Zaporizhzhia. Le autorità locali stanno valutando l’entità dei danni e stanno lavorando per spegnere gli incendi scoppiati in seguito all’attacco.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha rifiutato di commentare le notizie riguardanti il lancio del missile balistico intercontinentale, affermando di non avere “nulla da dire su questo argomento”. Tuttavia, Mosca ha ribadito che l’uso di missili di fabbricazione britannica e statunitense da parte dell’Ucraina rappresenta una nuova escalation nel conflitto.
I servizi segreti occidentali avevano già lanciato un allarme su un possibile attacco missilistico russo di grande portata, avvertendo le autorità diplomatiche occidentali della necessità di chiudere temporaneamente le ambasciate in Kiev. Si era ipotizzato che la Russia potesse utilizzare il missile RS-26 Rubezh armato convenzionalmente come rappresaglia per gli attacchi ucraini a lungo raggio su obiettivi all’interno della Russia.
In una recente intervista, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto appello all’ex presidente statunitense Donald Trump, dichiarando: “Senza aiuti Usa la guerra con la Russia è persa”. Questo appello sottolinea la crescente preoccupazione dell’Ucraina per la necessità di supporto internazionale nel conflitto in corso.
L’uso di un missile balistico intercontinentale nel conflitto rappresenta una svolta preoccupante, poiché questi missili sono progettati per trasportare testate convenzionali o nucleari su lunghe distanze. La comunità internazionale osserva con attenzione la situazione, temendo che l’escalation possa portare a conseguenze ancora più gravi.
Le tensioni tra Russia e Ucraina continuano a salire, con entrambe le parti che si accusano reciprocamente di provocazioni e attacchi. La comunità internazionale sta cercando di mediare per trovare una soluzione pacifica al conflitto, ma la situazione rimane tesa e incerta.
Gli esperti militari sottolineano che l’uso di missili a lunga gittata potrebbe cambiare significativamente la dinamica del conflitto, aumentando il rischio di danni collaterali e vittime civili. La capacità dell’Ucraina di difendersi da tali attacchi dipende in gran parte dal supporto militare e tecnologico fornito dai suoi alleati occidentali.
Nel frattempo, le autorità ucraine stanno lavorando per rafforzare le loro difese aeree e proteggere le infrastrutture critiche dalle minacce missilistiche. La popolazione civile è stata invitata a seguire le istruzioni delle autorità locali e a rimanere vigile in caso di ulteriori attacchi.
La situazione in Dnipro è particolarmente critica, con i servizi di emergenza che lavorano incessantemente per spegnere gli incendi e fornire assistenza alle persone colpite dall’attacco. Le autorità locali stanno anche valutando l’impatto economico dell’attacco sulle attività industriali della città.
Mentre la comunità internazionale continua a monitorare la situazione, è chiaro che il conflitto tra Russia e Ucraina è lontano dall’essere risolto. Le tensioni rimangono alte e il rischio di ulteriori escalation è sempre presente. La speranza è che una soluzione diplomatica possa essere trovata prima che il conflitto degeneri ulteriormente.
Con la situazione attuale, l’importanza della cooperazione internazionale e del dialogo diplomatico non può essere sottovalutata. La comunità globale deve lavorare insieme per prevenire ulteriori escalation e promuovere una pace duratura nella regione.
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