A mille giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, la tensione resta alta con nuovi attacchi e sviluppi che rischiano di intensificare ulteriormente lo scontro. Mosca avverte di una risposta “appropriata e tangibile” all’uso di missili balistici da parte di Kiev.
A distanza di mille giorni dall’inizio della guerra, l’Ucraina continua a vivere momenti di estrema difficoltà e pericolo. Gli attacchi missilistici si susseguono, con eventi drammatici che stanno segnando in modo profondo le popolazioni locali. Nelle ultime ore, i riflettori si sono accesi su Sumy e Odessa, teatro di raid che hanno provocato la morte di civili, tra cui dei bambini. Parallelamente, una decisione strategica degli Stati Uniti ha contribuito a inasprire i rapporti con la Russia, alimentando timori di una possibile escalation del conflitto.
Secondo quanto riportato dal media ucraino Rbc, le forze di difesa ucraine hanno utilizzato per la prima volta i missili balistici Atacms per colpire un obiettivo sul territorio russo. Fonti delle Forze di Difesa ucraine hanno confermato che l’attacco è stato condotto nella regione di Bryansk e che il bersaglio è stato colpito con successo. La notizia rappresenta un momento di svolta nella guerra, in quanto si tratta di un’azione diretta contro il territorio russo, resa possibile dalla recente decisione del presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, di autorizzare l’uso di tali armamenti a lungo raggio.
La reazione russa non si è fatta attendere. Il ministero degli Esteri di Mosca ha dichiarato che l’uso di missili balistici da parte dell’Ucraina comporterà una risposta “tangibile e appropriata”. Il governo russo ha inoltre sottolineato che un attacco diretto sul proprio territorio costituisce una dimostrazione del coinvolgimento diretto degli Stati Uniti e dei suoi alleati occidentali nel conflitto. Queste dichiarazioni si aggiungono alle parole del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha accusato gli Stati Uniti di “gettare benzina sul fuoco” e di spingere il conflitto verso nuovi livelli di pericolosità.
Nonostante la gravità della situazione, il presidente russo Vladimir Putin non ha ancora commentato ufficialmente l’episodio. Tuttavia, in precedenti dichiarazioni aveva avvertito che l’uso di missili a lungo raggio da parte dell’Ucraina sarebbe stato interpretato come un coinvolgimento diretto della NATO.
La decisione di Biden, presa a due mesi dal termine del suo mandato presidenziale, ha provocato anche reazioni all’interno degli Stati Uniti. Donald Trump Jr, figlio del neoeletto presidente Donald Trump, ha criticato la mossa di Biden sui social media, sostenendo che si tratta di un rischio per la pace mondiale e per la possibilità del nuovo governo di negoziare una soluzione al conflitto.