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Parma, neonati sepolti in giardino: i genitori della giovane si interrogano, “Non sembravi incinta, com’è possibile?”

I genitori di Chiara, 21enne di Parma, esprimono shock e disperazione dopo le accuse di omicidio nei confronti della figlia, accusata di aver sepolto due neonati nel giardino di casa a Traversetolo.

Sono parole di dolore e incredulità quelle emerse da una conversazione intercettata il 19 agosto scorso, nella sala d’attesa del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma. In quell’occasione, i genitori di Chiara, appena rientrati dagli Stati Uniti, sono stati informati di essere indagati insieme alla figlia per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Tuttavia, la Procura ha già richiesto l’archiviazione per la loro posizione, considerando che non fossero a conoscenza dei fatti.

Nel dialogo, pubblicato da La Repubblica, la madre si rivolge alla figlia con un misto di angoscia e rabbia: “Tu lo sapevi? Dimmi la verità, l’hai buttato tu?”. Chiara tenta di minimizzare, ma la madre insiste: “Dimmi tutto per l’amor del cielo. Chi è ’sto bambino? Chiara c’entri tu? Ma stai scherzando? Ma cosa hai fatto? Chiara, andiamo in galera”.

Alla fine, la giovane ammette: “Non l’ho ucciso. È nato, era… cioè non sapevo cosa fare”. Queste parole spingono il padre a intervenire, cercando di capire: “Ma come facevi che non avevi nemmeno la pancia? Quel sangue che ho trovato mercoledì era tuo. Ma non avevi la pancia, non ci credo”. L’uomo ipotizza che la figlia stia coprendo qualcuno, ma Chiara ribadisce: “Mi sto prendendo le mie responsabilità”.

Il racconto della madre prosegue, tentando di dare un senso a quanto accaduto: “Ma cosa vuoi dire? È nato e morto? Ma dove lo hai messo ‘sto bambino?”. Poi, con incredulità, torna sul recente viaggio negli Stati Uniti, sottolineando l’apparente normalità della ragazza: “Eri così tranquilla a New York”. Alla fine, il padre, con voce spezzata, chiede semplicemente: “Perché?”. La risposta della figlia è laconica: “Pa’… non sapevo cosa fare”. Nonostante lo shock, l’uomo cerca di trasmettere il sostegno della famiglia: “Ti abbiamo sempre aiutato in tutto”.

Le domande della madre diventano sempre più dettagliate, lasciando emergere l’impotenza di fronte alla realtà: “Chiamavamo l’ambulanza e tutto filava liscio e non succedeva niente. Perché a 21 anni si può purtroppo rimanere incinta e avere un bambino, ma non fare queste cose qua. Ste cose qua sono da criminali. Da criminali”. Poi aggiunge: “Con il lavoro che volevi fare te, Chiara. A contatto con i bambini, cioè, brava, il top. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai ammazzato un bambino”.

La madre non riesce a trattenere il senso di vergogna per il giudizio della comunità: “Mi domando con che faccia guardo le altre persone adesso in paese? Mi sento morire”. In uno degli ultimi scambi, chiede ancora dettagli alla figlia: “E hai tagliato il cordone ombelicale così? E dove hai buttato il cordone?”. La risposta di Chiara lascia sgomenti: “Il mio? Nel water”. La donna conclude con un’implorazione: “Signore, dammi la forza di reagire a questo perché non ce la posso fare”.

Il caso di Traversetolo ha scosso profondamente l’intera comunità locale e oltre. Il ritrovamento dei corpi dei neonati, sepolti a distanza di un anno l’uno dall’altro, ha dato il via a un’indagine complessa che ha portato all’arresto della 21enne. Chiara, accusata di omicidio e occultamento di cadavere, ha ammesso di aver agito in solitudine, dichiarando di non sapere come affrontare le gravidanze.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la giovane avrebbe partorito in casa in entrambe le occasioni, nascondendo tutto alla famiglia. Dopo il parto, i neonati sarebbero stati sepolti nel giardino della villetta, un dettaglio che ha aggiunto ulteriore orrore alla vicenda. La Procura continua a indagare per accertare se vi siano altre responsabilità o eventuali complici.

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