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Francesca Mandarino morta sulla Tiburtina, il racconto dell’amico: «La ragazza ha accelerato, siamo volati. Ho tirato fuori gli altri, lei era fuori dall’auto»

Un grave incidente stradale si è verificato nella notte di venerdì sulla via Tiburtina, nei pressi del ponte di Portonaccio, coinvolgendo una Opel Mokka e una Fiat 500. L’auto guidata da una ragazza di 21 anni ha perso il controllo, urtando un cordolo o un guard-rail rialzato, ribaltandosi più volte e causando la morte di Francesca Mandarino, giovane studentessa della Sapienza, nota per il suo impegno accademico e sociale.

A bordo della Opel Mokka si trovavano diversi passeggeri, tra cui Francesco Pio C., studente di Economia, e Luigi F., amico d’infanzia di Francesco. Il veicolo ha avuto un impatto drammatico con la Fiat 500 che la precedeva prima di capovolgersi in modo violento.

Secondo il racconto di Francesco Pio C., che è tra i sopravvissuti, l’incidente si è verificato in modo improvviso e senza apparente preavviso. «Non andavamo veloci, ma la ragazza che guidava all’improvviso ha accelerato, di scatto. Abbiamo preso una specie di cordolo, l’auto è decollata e ci siamo capovolti», ha dichiarato il giovane. La scena che si è presentata ai suoi occhi è stata descritta come drammatica: i suoi compagni incastrati tra le lamiere, Luigi F. sbalzato fuori dal veicolo e Francesca Mandarino a terra, in gravissime condizioni.

Lo schianto ha lasciato i passeggeri della Opel Mokka intrappolati all’interno dell’abitacolo. Francesco Pio C., seduto sul sedile anteriore, si è salvato grazie alla cintura di sicurezza, riportando solo ferite lievi. Ha spiegato come sia riuscito a uscire dall’auto e ad aiutare i compagni in difficoltà. «Mi ha salvato la cintura allacciata. Mi sono fatto male alla mano sul vetro in frantumi, ma ero quello che stava meglio. Ho dato un calcione allo sportello per aprirlo e ho aiutato anche gli altri a uscire», ha raccontato, aggiungendo che ha tentato di prestare soccorso a Luigi e Francesca con l’aiuto della passeggera della Fiat 500.

Dopo aver chiamato il padre di Luigi per avvisarlo dell’incidente, Francesco è crollato, sopraffatto dallo shock. La madre del giovane, che si trovava presso l’Umberto I per monitorare le condizioni di Luigi, ha aggiunto ulteriori dettagli sulla possibile dinamica. «Da quel che ho capito, la Mokka ha impattato contro un cordolo, forse il guard-rail rialzato, che ha fatto da trampolino. Non so se prima o dopo l’impatto con la 500», ha spiegato.

Chi era Francesca Mandarino

Francesca Mandarino, studentessa presso l’Università La Sapienza, era conosciuta per il suo impegno attivo all’interno del contesto accademico. Partecipava alle attività di Sapienza Futura, movimento studentesco per il quale si era anche candidata alle elezioni universitarie. La sua tragica morte ha suscitato grande commozione tra i colleghi e amici, che la ricordano come una ragazza determinata e appassionata.

Francesco ha riferito che conosceva Francesca proprio attraverso l’impegno comune nelle attività universitarie, ma non aveva legami con la giovane conducente del veicolo. La scelta di accettare il passaggio da parte della ragazza alla guida sarebbe stata legata alla breve distanza da percorrere.

Ipotesi sulle cause dell’incidente

Le cause esatte dello schianto restano ancora da chiarire. Si ipotizza che la ragazza alla guida possa aver confuso l’acceleratore con il freno nel tentativo di evitare un ostacolo. La velocità improvvisa, combinata con il possibile urto contro il guard-rail, avrebbe poi causato il ribaltamento. Gli inquirenti stanno analizzando la dinamica e raccogliendo le testimonianze dei presenti per fare luce sull’accaduto.

Nel frattempo, il dolore per la perdita di Francesca Mandarino rimane tangibile, così come la preoccupazione per la salute di Luigi F., ancora ricoverato in gravi condizioni. Per Francesco Pio C., sopravvissuto e testimone diretto del dramma, il ricordo di quella notte sarà indelebile. «È stato Padre Pio ad aiutarmi», ha confidato la madre del giovane, sottolineando la gratitudine per lo scampato pericolo.

Le autorità stanno valutando se ci siano stati errori umani o altre circostanze che possano aver contribuito all’incidente. La giovane alla guida della Opel Mokka potrebbe essere sentita dagli investigatori nei prossimi giorni per chiarire i suoi ricordi e le sue azioni prima dell’impatto.

L’intera comunità universitaria di La Sapienza si stringe intorno alla famiglia di Francesca Mandarino, esprimendo cordoglio per una perdita che lascia un vuoto profondo. Il caso riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale e sull’importanza di mantenere alta l’attenzione, anche su percorsi considerati familiari o poco impegnativi.

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