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Chi era Amar Kudin: il poliziotto e rugbista 32enne morto in un tragico incidente a Roma

La tragedia si è consumata all’alba di oggi, lunedì 18 novembre, nella zona di Torrevecchia a Roma, quando un incidente tra due auto della Polizia di Stato ha causato la morte di Amar Kudin, 32 anni, agente in servizio presso il Commissariato Primavalle. Kudin, originario della Croazia ma cresciuto a Treviso, si era trasferito nella Capitale per proseguire la carriera in Polizia, abbinandola alla sua grande passione per il rugby.

Al momento dell’incidente, il poliziotto era passeggero di una delle due vetture che si sono scontrate violentemente all’intersezione tra via dell’Acquedotto del Peschiera e via dei Monfortani intorno alle 5 del mattino. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo le prime ricostruzioni, le due volanti erano in servizio: una diretta a sedare una rissa, l’altra impegnata nel trasporto di un uomo appena fermato.

L’impatto, avvenuto a velocità sostenuta, non ha lasciato scampo a Kudin, che è morto sul colpo a causa delle gravissime ferite riportate. Altre tre persone sono rimaste ferite nello scontro: due poliziotti, che si trovavano alla guida delle vetture, e il passeggero fermato poco prima, ricoverati rispettivamente negli ospedali San Camillo, Santo Spirito e San Filippo Neri. Sul luogo sono intervenuti gli agenti del XIV Gruppo Monte Mario della Polizia Locale di Roma Capitale, che hanno svolto i rilievi e avviato un’indagine per chiarire le responsabilità. L’area è stata transennata e la circolazione deviata per permettere i soccorsi.

La carriera di Amar Kudin, tra rugby e divisa

Amar Kudin era un agente di grande esperienza, entrato nella Polizia di Stato dopo essersi trasferito a Roma. Era operativo nel quarto turno volanti del Commissariato Primavalle, dove aveva scelto di rimanere anche dopo il passaggio ai servizi operativi avvenuto la scorsa estate. Ma Kudin non era solo un poliziotto: era anche un promettente rugbista con un passato nella Nazionale Under 20.

Cresciuto a Treviso, aveva iniziato a giocare con i giovani del Rugby Treviso per poi approdare al Rugby San Donà. La sua carriera sportiva lo aveva visto indossare le maglie del Benetton Rugby nelle stagioni 2010-2012, Rugby Paese, Marchiol Mogliano e Fiamme Oro Rugby, il team della Polizia di Stato. Proprio lo scorso agosto il Rugby Civitavecchia aveva annunciato con entusiasmo il suo acquisto per la stagione 2024/2025. Il club lo aveva descritto come “un giocatore solido, dinamico in campo aperto e di grande esperienza”.

Una perdita che ha lasciato un vuoto nella comunità

La morte di Amar Kudin ha lasciato sgomenti colleghi, amici e compagni di squadra. La comunità del rugby, in particolare, ha espresso profondo cordoglio per la scomparsa di un atleta conosciuto per la sua determinazione e il suo spirito di squadra.

Il Rugby Civitavecchia ha pubblicato un messaggio di lutto sui social, ricordandolo come “un giovane uomo pieno di energia, sempre pronto a dare il massimo sia sul campo che nella vita”. Anche le Fiamme Oro Rugby hanno dedicato un pensiero al loro compagno scomparso, sottolineando quanto fosse legato ai valori della disciplina e del servizio.

Indagini in corso

Intanto, proseguono gli accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente. Gli investigatori stanno analizzando le telecamere della zona e raccogliendo testimonianze per chiarire le cause dello scontro tra le due volanti. L’ipotesi principale è che la velocità sostenuta e una possibile mancata comunicazione tra gli equipaggi abbiano contribuito al drammatico impatto.

Il sindacato di Polizia ha espresso preoccupazione per l’accaduto, evidenziando le difficoltà operative che spesso mettono a rischio la sicurezza degli agenti. La morte di Kudin rappresenta un’ulteriore testimonianza dei pericoli affrontati quotidianamente dalle forze dell’ordine.

Mentre la città di Roma si stringe attorno alla famiglia di Amar Kudin, la Polizia di Stato ha annunciato che verranno organizzati i funerali di Stato per onorare la memoria di un servitore dello Stato che ha perso la vita in servizio.

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