Veronica Berti, da vent’anni al fianco di Andrea Bocelli, ha trascorso metà della sua vita accanto al celebre tenore. La loro unione, suggellata tredici anni fa dal matrimonio, si è arricchita anche grazie alla Fondazione Bocelli, che sostiene giovani svantaggiati offrendo loro opportunità educative e culturali. Di questo progetto, Veronica si dichiara particolarmente orgogliosa.
Nata e cresciuta in aperta campagna, Veronica Berti ha raccontato in un’intervista a Il Giornale la sua infanzia semplice, vissuta lontano dalla città. «Sono cresciuta a Offagna, un piccolo paese di duemila abitanti in provincia di Ancona, a 300 metri di altezza e a quattro chilometri dalla casa più vicina», ha spiegato. La prima volta che ha visitato una città risale alla separazione dei suoi genitori, quando aveva appena dieci anni.
«Non ho sofferto molto per la loro separazione», ha aggiunto. «Sono rimasti amici. Mio padre ha iniziato una relazione con la madre della mia migliore amica, che è così diventata mia sorella. Io sono rimasta con lui in campagna, perché era lui che si prendeva più cura di me. Mi ha educata con l’esempio, senza mai imporre divieti». Questo legame speciale con il padre ha segnato profondamente la sua crescita, trasmettendole valori di indipendenza e autodisciplina.
Il destino di Veronica ha preso una svolta inaspettata quando ha incontrato Andrea Bocelli. Un incontro avvenuto quasi per caso durante una festa, dove si è distinta per la sua determinazione nel cercare un pianoforte in una casa non sua. Questo gesto le ha permesso di essere presentata al maestro. «Abbiamo iniziato a parlare di tutto, soprattutto di musica. Si accorse che ne sapevo», ha ricordato. Da quel momento, i due non si sono più separati.
L’episodio che ha segnato l’inizio della loro relazione è emblematico della spontaneità del loro legame. «Quella sera mi disse: vieni a dormire da me, domani ti accompagno a casa. Era l’8 maggio 2002», ha rivelato. Solo pochi giorni dopo, Veronica era all’università ad Ancona per sostenere un esame quando si verificò un episodio che le fece capire quanto Andrea Bocelli fosse coinvolto. «Notai un gran fermento. Tutti si davano di gomito. Chiesi cosa stesse succedendo e mi risposero che Andrea Bocelli era fuori dal portone da tre ore. Quando lo raggiunsi, mi disse: “Sono venuto a prenderti”. Gli chiesi: “Per andare dove?”. E lui: “Negli Stati Uniti”».
Nel corso dell’intervista, Veronica ha ricordato anche un episodio particolarmente difficile legato al 2016, quando Andrea Bocelli ricevette un invito a cantare alla cerimonia di insediamento di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti. La decisione di non partecipare a causa delle polemiche e delle pressioni sociali è stata una ferita aperta per la coppia. «Andrea ha cantato per tutti i presidenti precedenti: Clinton, Bush, Obama. Io rispetto l’ufficio del presidente, indipendentemente da chi lo ricopra. Andrea ha cantato persino per Chávez, che non era certo un santo, ma rappresentava comunque una nazione».
Le critiche ricevute per l’ipotetica partecipazione all’evento furono devastanti. «Sui social ci fu una valanga di insulti, e sotto l’albergo la gente gridava accuse pesanti come “avete venduto l’anima al diavolo”. I nostri figli furono costretti a chiudere i loro account sui social. È stato umiliante dover rifiutare, ma non avevamo scelta», ha spiegato Veronica. Queste pressioni ebbero un impatto anche sulla sua salute. «Sono finita in ospedale per il nervoso. Era la vigilia di Natale, il 24 dicembre».
Nonostante le difficoltà, Veronica Berti continua a sostenere il marito e la loro missione con la Fondazione Bocelli. La sua visione è chiara: «Non credo che un artista debba essere coinvolto in polemiche politiche. Non mi piace vedere chi si schiera o trascina il proprio mondo professionale in campagne elettorali».
Oggi, la coppia guarda avanti, unita da un amore che Veronica definisce unico. «Andrea è incredibilmente romantico. Scrive poesie ed è un uomo con uno charme che non ti aspetti», ha confidato. Una vita intensa, tra successi, sfide e un legame che ha saputo superare ogni ostacolo, alimentato dalla passione e dalla dedizione reciproca.