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Tragedia a Civitanova: Penelope Salvucci, 11 anni, sconfitta da una leucemia fulminante. Funerali oggi, la scoperta choc dopo la mononucleosi

La piccola di 11 anni è deceduta a causa di una leucemia scoperta dopo un ricovero per mononucleosi. I funerali si terranno oggi nella chiesa di San Pietro e Paolo.

La città di Civitanova Marche è in lutto per la scomparsa di Penelope Salvucci, la bambina di 11 anni deceduta dopo una lotta fulminante contro la leucemia. La giovane era stata inizialmente ricoverata presso l’ospedale Salesi di Ancona per quella che sembrava una semplice mononucleosi, ma la diagnosi si è presto rivelata molto più grave. Dopo settimane di cure intense, Penelope si è spenta lunedì pomeriggio. I funerali avranno luogo oggi, 13 novembre, alle ore 15, nella chiesa di San Pietro e Paolo, e saranno preceduti da una cerimonia laica privata presso la scuola paritaria che la bambina frequentava.

Un ricovero per mononucleosi e la scoperta della leucemia

La vicenda è iniziata circa un mese fa, quando Penelope, inizialmente ricoverata per mononucleosi, è stata sottoposta a ulteriori esami a causa di sintomi preoccupanti. Durante questi accertamenti, i medici dell’ospedale Salesi hanno scoperto una forma estremamente aggressiva di leucemia. Nonostante gli sforzi incessanti del personale sanitario, che ha lavorato giorno e notte nel tentativo di contrastare la rapida evoluzione della malattia, la leucemia non ha lasciato scampo alla piccola.

Penelope era conosciuta e amata da compagni e insegnanti presso la scuola bilingue paritaria My School di Civitanova Marche, dove frequentava le scuole medie. Il personale scolastico ha espresso profonda tristezza per la perdita improvvisa di una bambina tanto vivace e solare, ricordando la sua grande energia e la sua dolcezza.

La comunità e la famiglia in lutto

Il decesso della giovane ha sconvolto l’intera comunità di Civitanova Marche, che ha mostrato solidarietà e vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore. Penelope era una bambina amata non solo da amici e compagni di scuola, ma anche dai membri della comunità locale, che si sono stretti intorno alla famiglia Salvucci con messaggi di affetto e cordoglio.

Nel corso della breve malattia, sono stati molti i gesti di supporto e affetto per i genitori della piccola, che hanno vissuto settimane di ansia e speranza. La rapidità con cui la leucemia si è sviluppata ha colto tutti di sorpresa, lasciando un senso di sgomento tra quanti avevano seguito da vicino la vicenda.

I funerali e la cerimonia privata

Oggi, la città darà l’ultimo saluto a Penelope con i funerali che si svolgeranno nella chiesa di San Pietro e Paolo, situata in piazza XX Settembre, nel cuore di Civitanova Marche. La funzione sarà celebrata nel pomeriggio alle ore 15, con l’intento di onorare la memoria della piccola.

Prima della cerimonia pubblica, si terrà una commemorazione privata e laica nella scuola paritaria My School frequentata dalla bambina, dove compagni e insegnanti potranno salutarla un’ultima volta. La commemorazione, riservata alla comunità scolastica, è stata organizzata per permettere ai più giovani di ricordare e omaggiare Penelope in un ambiente intimo e rispettoso.

Un dramma che lascia il segno

Il caso di Penelope ha messo in luce la drammaticità di alcune forme di leucemia infantile, una malattia che, in talune varianti, può progredire con estrema rapidità. Il decesso della piccola, ricoverata inizialmente per una banale infezione, rappresenta una tragedia per una comunità che non si aspettava un simile esito. Gli esperti spiegano che, purtroppo, alcune forme di leucemia possono presentarsi senza segni evidenti e svilupparsi velocemente, come accaduto nel caso della giovane Penelope.

Nel ricordo della piccola, la città di Civitanova Marche e l’ospedale Salesi di Ancona mantengono viva l’immagine di una bambina sorridente, la cui vita è stata purtroppo stroncata troppo presto. I genitori hanno ricevuto numerosi messaggi di vicinanza, tra cui quelli di altri genitori della scuola e di famiglie del territorio che hanno condiviso con loro il dolore e il senso di impotenza di fronte a una malattia così devastante.

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