Durante un volo Lufthansa da Buenos Aires a Francoforte, 11 persone, tra passeggeri ed equipaggio, sono rimaste ferite a causa di una forte turbolenza sull’Oceano Atlantico.
Un volo della Lufthansa proveniente da Buenos Aires e diretto a Francoforte è stato colpito ieri, 11 novembre, da una violenta turbolenza mentre sorvolava l’Oceano Atlantico. L’incidente ha causato il ferimento di 11 persone a bordo, tra cui cinque passeggeri e sei membri dell’equipaggio, portando paura e momenti di tensione tra i presenti.
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La dinamica dell’incidente in volo
Il Boeing 747-8, uno dei modelli di punta della flotta Lufthansa, aveva raggiunto l’altitudine di crociera di 33.000 piedi quando i piloti hanno tentato di salire a 35.000 piedi per evitare le turbolenze previste lungo la rotta. Tuttavia, mentre effettuavano questa manovra, l’aereo è stato colpito da una turbolenza imprevista e particolarmente intensa, come riportato dal portale AirLive.net. L’impatto della turbolenza ha causato ferite a cinque passeggeri che non indossavano le cinture di sicurezza al momento dell’accaduto. A bordo dell’aereo viaggiavano complessivamente 329 passeggeri e 19 membri dell’equipaggio.
Feriti e assistenza medica all’arrivo
L’atterraggio dell’aereo è avvenuto in sicurezza all’aeroporto di Francoforte nella mattina di martedì, precisamente alle 9:53 GMT. I passeggeri feriti sono stati immediatamente assistiti dal personale medico, secondo quanto dichiarato dalla compagnia aerea. Lufthansa ha riferito che l’episodio è stato “breve” e si è verificato mentre l’aereo transitava in una “zona di convergenza intertropicale”, una fascia atmosferica caratterizzata da basse pressioni e correnti d’aria instabili che possono generare forti turbolenze.
Una portavoce della compagnia ha chiarito che “la sicurezza del volo non è mai stata a rischio” nonostante l’intensità della turbolenza, spiegando che situazioni del genere sono causate dalla complessa interazione delle correnti nella zona di convergenza intertropicale, una delle aree di maggiore instabilità atmosferica del pianeta.
Turbolenze e incidenti simili: un fenomeno sempre più comune?
Negli ultimi anni, episodi di forti turbolenze durante i voli sembrano essere sempre più frequenti, soprattutto in rotte intercontinentali. Solo a inizio anno, un volo della Singapore Airlines, il volo SQ321, è stato costretto a un atterraggio di emergenza in Thailandia a seguito di una discesa improvvisa di 6.000 piedi in tre minuti, che ha causato la morte di un cittadino britannico. Anche recentemente, un volo della compagnia Spirit Airlines diretto ad Haiti è stato colpito da colpi di arma da fuoco esplosi da gang locali, costringendo l’aereo a un atterraggio di emergenza. E proprio l’11 novembre scorso, si è verificato un episodio di panico su un volo da Colonia a Roma a causa di una turbolenza prolungata di circa 25 minuti provocata da una tempesta, che ha portato a un infarto in un passeggero a bordo.
Le turbolenze: un rischio monitorato ma non sempre prevedibile
Le turbolenze sono un fenomeno naturale causato da variazioni nelle correnti d’aria che attraversano l’atmosfera e che risultano particolarmente intense in determinate condizioni climatiche e in aree geografiche specifiche, come la zona di convergenza intertropicale. Gli esperti in meteorologia e sicurezza aerea sono costantemente impegnati a monitorare e prevedere questi fenomeni per ridurre il rischio per i voli commerciali. Tuttavia, come dimostrato dal recente episodio del volo Lufthansa, le turbolenze non sempre possono essere previste con precisione, e spesso si manifestano improvvisamente, colpendo gli aerei in modo imprevedibile e a volte violento.
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