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Fabio Elmi muore a 59 anni: cade dalla moto dopo essere stato travolto da un branco di caprioli

Fabio Elmi, 59 anni, è deceduto in un tragico incidente avvenuto nei pressi della diga di Cingoli, dove è stato colpito da un branco di caprioli mentre era in moto.

CINGOLI – Dramma nei pressi della diga di Cingoli, nel Maceratese, dove un uomo di 59 anni ha perso la vita in seguito a un improvviso incidente con un branco di caprioli. La vittima, Fabio Elmi, residente nella zona e originario di Ancona, stava percorrendo una strada di montagna a bordo della sua moto da enduro quando, verso le 12:00 di sabato 9 novembre, si è trovato di fronte un gruppo di caprioli in corsa che hanno invaso la carreggiata.

Il motociclista, noto per la sua passione per l’enduro, era uscito per una giornata di svago con alcuni amici. Il gruppo stava esplorando la zona nei pressi della diga quando si è verificato l’incidente. Improvvisamente, cinque o sei caprioli hanno attraversato la strada a gran velocità, lasciando a Elmi e agli altri motociclisti pochissimo tempo per reagire. L’uomo ha perso il controllo del mezzo e, sbalzato dalla sella, è caduto rovinosamente a terra, battendo violentemente la testa contro una pietra, come riportato dal quotidiano Cronache Maceratesi.

Tentativi di soccorso e la corsa contro il tempo

Nonostante il casco protettivo, l’impatto ha avuto conseguenze gravissime. Gli amici che lo accompagnavano hanno subito dato l’allarme e tentato di prestargli i primi soccorsi, rianimandolo fino all’arrivo dei sanitari. Sul posto sono intervenuti in breve tempo il personale medico del 118, il Soccorso alpino, i Vigili del fuoco e i Carabinieri, oltre alla Polizia locale di Cingoli. Gli operatori sanitari hanno tentato ulteriori manovre di rianimazione, ma le gravi ferite riportate da Elmi non hanno lasciato scampo: il medico ne ha constatato il decesso sul luogo dell’incidente.

Una vita spezzata: Fabio Elmi, stimato segretario scolastico

Fabio Elmi, apprezzato segretario nella scuola media di Villa Strada, era molto conosciuto e stimato nella sua comunità. La notizia della sua tragica scomparsa ha scosso profondamente conoscenti, amici e colleghi, che si sono stretti attorno ai familiari. Elmi lascia la moglie e due figli, oltre a un vuoto incolmabile per chiunque abbia avuto modo di conoscerlo.

La Procura ha disposto il trasferimento della salma presso l’obitorio di Cingoli per eventuali accertamenti medico-legali. Non si esclude che possa essere aperta un’indagine per fare ulteriore luce sulle dinamiche dell’incidente, anche se gli elementi raccolti sembrano confermare la fatalità dell’evento.

Il pericolo della fauna selvatica sulle strade montane

Quello che è accaduto a Fabio Elmi riporta l’attenzione sul rischio di incontri improvvisi con la fauna selvatica lungo le strade di montagna e sulle misure di sicurezza necessarie per chi viaggia su due ruote. Soprattutto in regioni come le Marche, note per l’abbondanza di aree verdi e boschi, l’attraversamento della carreggiata da parte di animali selvatici è un fenomeno comune.

In passato, episodi simili hanno coinvolto automobilisti e motociclisti, ma incidenti mortali di questa gravità sono meno frequenti. Anche se alcuni tratti stradali sono segnalati con cartelli indicanti il rischio di attraversamento di animali selvatici, non sempre è possibile prevedere la presenza improvvisa di un branco di caprioli o altri animali di grandi dimensioni. La collisione con animali selvatici è particolarmente pericolosa per i motociclisti, in quanto l’impatto diretto rischia di sbalzare dalla sella e causare lesioni gravi o fatali, come nel caso di Elmi.

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