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Spiegazione del finale Rachel: trama e come finisce il film

Il film “Rachel” diretto da Roger Michell esplora la sottile linea tra amore e manipolazione, ambientato in un’affascinante Cornovaglia ottocentesca. Rachel Weisz interpreta la protagonista, una donna misteriosa che sconvolge il giovane Philip.

Il thriller psicologico Rachel, uscito nel 2017 e diretto da Roger Michell, riprende l’opera letteraria “Mia Cugina Rachele” di Daphne du Maurier. Nel cast troviamo attori di spicco, tra cui Rachel Weisz, Sam Claflin, Holliday Grainger, Iain Glen, Pierfrancesco Favino e Simon Russell Beale. La pellicola è una reinterpretazione moderna dell’omonimo film del 1952, mantenendo i temi di sospetto, passione e manipolazione.

Trama e ambientazione del film

La storia di Rachel si svolge nel suggestivo scenario dell’Inghilterra dell’Ottocento, principalmente in Cornovaglia, una regione dai paesaggi selvaggi e misteriosi che riflettono i tormenti dei personaggi. Philip Ashley, interpretato da Sam Claflin, è un giovane orfano, cresciuto dal cugino Ambrose che, in un viaggio in Italia, incontra e sposa una donna affascinante e misteriosa di nome Rachel. Purtroppo, Ambrose muore poco dopo il matrimonio, e Philip, sospettando che Rachel sia coinvolta nella sua morte, decide di vendicarsi.

Quando Rachel arriva in Cornovaglia, però, il suo comportamento gentile e il suo fascino enigmatico fanno breccia nel cuore di Philip, confondendolo e portandolo a mettere in discussione i suoi sospetti. Rachel Weisz interpreta magistralmente una donna ambigua e manipolatrice, capace di attrarre e respingere, suscitando sia amore che diffidenza. Con il progredire della storia, Philip rimane sempre più coinvolto, incapace di distinguere tra realtà e apparenza.

Temi e stile narrativo

Rachel si configura come un thriller psicologico e romantico in costume. L’ambiente rurale e preindustriale della Cornovaglia e l’uso di location italiane come Arezzo, in Toscana, enfatizzano il contrasto tra il mondo esterno, apparentemente tranquillo, e il caos interiore dei personaggi. Il regista Michell, ispirato da maestri come Alfred Hitchcock e Roman Polanski, riesce a creare un’atmosfera tesa e cupa, scandagliando la psiche umana in modo sottile e avvolgente.

A differenza della versione cinematografica del 1952, Michell adotta una chiave di lettura più moderna e psicologica, accentuando il conflitto interiore dei protagonisti. La sua interpretazione del romanzo di du Maurier rende i personaggi vulnerabili e “post-freudiani”, ossessionati e in preda a emozioni contrastanti, il che li rende più vicini alla sensibilità contemporanea. Il film diventa così una riflessione sul potere della seduzione e sui labili confini tra amore e manipolazione, spingendo lo spettatore a chiedersi quanto della personalità di Rachel sia costruito e quanto sia autentico.

Cast e interpretazioni

Il ruolo di Rachel, affidato a Rachel Weisz, è centrale per il successo della pellicola. L’attrice riesce a dare al personaggio un fascino ambiguo e oscuro, esaltando la dualità tra innocenza e astuzia manipolativa che confonde Philip. Sam Claflin nel ruolo di Philip interpreta un giovane travolto dai sentimenti, inizialmente animato dal desiderio di vendetta ma poi sempre più perso in un amore ossessivo.

Accanto a loro, Pierfrancesco Favino e Iain Glen portano sullo schermo personaggi secondari ma significativi, che contribuiscono a dare profondità alla narrazione e a riflettere i dubbi e le paure del protagonista. Holliday Grainger e Simon Russell Beale completano un cast solido, arricchendo il racconto con interpretazioni sfumate e d’impatto.

Curiosità dietro le quinte

Durante la lavorazione del film, Rachel Weisz si è preparata a fondo per interpretare una nobildonna ottocentesca, imparando a cavalcare con eleganza e a muoversi in abiti d’epoca. Un curioso incidente avvenne durante le riprese: il cavallo bianco da lei montato, noto al pubblico per la sua presenza nella serie Il Trono di Spade, si sdraiò a terra come era stato addestrato per altre scene, cogliendo di sorpresa l’attrice e interrompendo temporaneamente la scena.

Inoltre, la scelta delle location è stata cruciale per l’atmosfera del film. La Cornovaglia, con i suoi paesaggi aspri e le sue scogliere imponenti, ha fatto da sfondo alle scene principali, mentre le riprese italiane in Toscana hanno donato un tocco di autenticità alla parte del racconto ambientata in Italia. Questi elementi visivi contribuiscono a creare un senso di isolamento e mistero che rispecchia il carattere enigmatico di Rachel.

Incassi e ricezione critica

Nonostante la presenza di un cast prestigioso e l’attenzione ai dettagli visivi, Rachel ha avuto un successo moderato al botteghino. Il film ha incassato circa 9 milioni di dollari a livello mondiale, di cui solo 2 milioni negli Stati Uniti. La critica ha accolto l’opera con pareri misti, apprezzando la qualità delle interpretazioni e l’atmosfera gotica, ma rilevando anche una certa lentezza nello sviluppo della trama.

Gli amanti dei thriller psicologici e dei racconti in costume hanno comunque trovato in Rachel un film coinvolgente, capace di far riflettere sui temi della fiducia e dell’illusione. I più attenti hanno sottolineato come Michell sia riuscito a restituire la complessità del romanzo di Daphne du Maurier, portando in scena una storia che lascia spazio a molte interpretazioni.

Rilevanza del romanzo di Daphne du Maurier e ispirazioni cinematografiche

Il film Rachel si inserisce nella lunga tradizione delle opere di Daphne du Maurier adattate per il cinema. L’autrice, famosa per i suoi racconti gotici e psicologici, ha influenzato profondamente il mondo cinematografico, con registi come Alfred Hitchcock che hanno tratto ispirazione dai suoi scritti. Anche Rachel richiama atmosfere hitchcockiane, con una tensione palpabile e un’aura di mistero che circonda i protagonisti.

In particolare, il personaggio di Rachel incarna un tipo di femminilità ambigua e sfuggente, che cattura lo spettatore tanto quanto Philip. Michell riesce a infondere alla storia una modernità psicologica che rende la pellicola attuale e coinvolgente, senza allontanarsi dall’atmosfera del romanzo originale.

Un appuntamento televisivo da non perdere

Per chi è curioso di scoprire questo thriller psicologico ambientato in un’affascinante cornice storica, Rachel andrà in onda questa sera, 2 novembre 2024, su Rai 3 alle ore 21:45. Il film rappresenta un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere della Cornovaglia ottocentesca e lasciarsi coinvolgere dalla complessa relazione tra Rachel e Philip.

In sintesi, Rachel di Roger Michell rappresenta una reinterpretazione moderna e affascinante di un classico della letteratura gotica, che unisce il fascino dei paesaggi ottocenteschi a una trama di suspence e introspezione psicologica. Grazie all’eccellente interpretazione di Rachel Weisz e alla regia evocativa di Michell, il film offre un’esperienza coinvolgente che mantiene intatti i temi della fiducia e del dubbio, portando lo spettatore in un viaggio emozionante e ambivalente.

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