“Stolen”, thriller d’azione del 2012 diretto da Simon West, vede Nicolas Cage nei panni di un ex rapinatore costretto a tornare in azione per salvare la figlia rapita.
Nel 2012, Nicolas Cage torna sul grande schermo con “Stolen”, un thriller d’azione diretto da Simon West. Il film, ambientato a New Orleans, segue le vicende di Will Montgomery, un ex rapinatore che si trova costretto a tornare al crimine per salvare la figlia rapita.
La trama di “Stolen”: dal colpo fallito al riscatto
La storia di “Stolen” si apre con un colpo andato male. Will Montgomery e il suo complice Vincent Kinsey tentano una rapina in banca, ma le cose non vanno secondo i piani. Montgomery finisce in prigione per otto anni, mentre Vincent scompare. Al suo rilascio, Montgomery scopre che la figlia Alison è stata rapita proprio da Vincent, che chiede come riscatto i 10 milioni di dollari del colpo fallito anni prima. Con solo 12 ore di tempo, l’ex rapinatore si trova costretto a orchestrare un nuovo furto per salvare la vita della figlia.
Nicolas Cage offre una performance intensa nei panni di Will Montgomery. In un’intervista rilasciata durante la promozione del film, l’attore ha dichiarato: “Mi sono interessato a questo personaggio perché volevo esplorare il tema della redenzione. Will è un uomo che ha commesso errori in passato e ora cerca di fare la cosa giusta per sua figlia. È un ruolo che mi ha permesso di mostrare sia l’azione che l’emozione”.
Il cast di supporto in “Stolen”
Accanto a Cage, il film vanta un cast di supporto di tutto rispetto. Josh Lucas interpreta il villain Vincent, mentre Danny Huston veste i panni dell’agente FBI Tim Harlend. Malin Akerman e Sami Gayle completano il cast nei ruoli rispettivamente di Riley, ex complice di Will, e Alison, la figlia rapita.
Alla regia di “Stolen” troviamo Simon West, noto per film d’azione come “Con Air” (che vedeva già Cage come protagonista) e “Lara Croft: Tomb Raider”. West porta la sua esperienza nel genere action per creare sequenze adrenaliniche e inseguimenti mozzafiato per le strade di New Orleans.
Il finale di “Stolen”: redenzione e inganno
Il climax di “Stolen” vede Will Montgomery affrontare Vincent in un parco divertimenti abbandonato. Dopo una lotta serrata, Montgomery riesce a salvare la figlia e a sconfiggere il suo ex complice. Tuttavia, il vero colpo di scena arriva nelle scene finali. Mentre l’FBI, rappresentato dall’agente Harlend, crede che Montgomery abbia finalmente abbandonato la vita criminale, l’ex rapinatore mette in atto un ultimo inganno. Fingendo di gettare via un pezzo d’oro fuso, residuo del colpo finale, Montgomery inganna le autorità mantenendo in realtà il bottino.
Le reazioni della critica a “Stolen”
“Stolen” ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica. Mentre alcuni hanno apprezzato l’azione e la performance di Cage, altri hanno criticato la trama prevedibile. Peter Bradshaw del Guardian ha scritto: “Cage offre la sua solita intensità, ma il film soffre di una sceneggiatura troppo familiare e di colpi di scena telefonati”.
“Stolen” si inserisce in un periodo particolare della carriera di Nicolas Cage, caratterizzato da una serie di film d’azione e thriller a budget medio. Nonostante non abbia raggiunto il successo di alcuni dei suoi lavori precedenti, il film ha contribuito a consolidare la reputazione di Cage come attore versatile, capace di passare dall’azione al dramma con facilità.
In conclusione, “Stolen” si presenta come un thriller d’azione che, pur non reinventando il genere, offre un’esperienza coinvolgente grazie alla performance di Nicolas Cage e alla regia esperta di Simon West. Il film esplora temi come la redenzione e il legame padre-figlia, inserendoli in un contesto di rapine e inseguimenti che mantengono alta la tensione fino all’ultimo fotogramma. La scena finale, con il suo tocco di ambiguità morale, lascia lo spettatore a riflettere sulla vera natura del protagonista: un uomo realmente redento o un criminale che non ha mai veramente abbandonato il suo passato? Questa domanda aperta contribuisce a rendere “Stolen” un film che, pur non brillando per originalità, riesce a lasciare il segno nella memoria del pubblico.
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