Le autorità di Napoli hanno smascherato una rete di immatricolazione illegale di veicoli, dirottando l’attenzione sulle targhe polacche utilizzate in modo abusivo.
Il fenomeno delle targhe polacche a Napoli, evidente passeggiando tra le strade del centro e delle periferie, solleva interrogativi critici. Molti proprietari di auto e moto nella città partenopea scelgono di immatricolare i propri veicoli in Polonia. La ragione principale? I costi elevati delle assicurazioni Rc, particolarmente gravosi al Sud Italia. Tale situazione è aggravata da falsi sinistri e da pratiche speculative da parte delle compagnie assicurative, creando una cornice economica che spinge molti a questa pratica illegittima.
La crescita esponenziale delle targhe polacche ha attirato, seppur in ritardo, l’attenzione delle autorità giudiziarie. Di recente, la Guardia di Finanza di Napoli ha intensificato i controlli economico-finanziari sul corretto utilizzo delle targhe estere. In un’operazione condotta dal Gruppo di Frattamaggiore, è stato intercettato un pacco proveniente dalla Polonia, contenente numerosi documenti e targhe.
L’operazione della Guardia di Finanza ha portato alla scoperta di un centro di spedizione a Casoria, dove si trovavano 21 targhe polacche, 14 carte di circolazione e sei contratti di compravendita. Il pacco era diretto a un individuo di Napoli, titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche.
Le indagini hanno rivelato una rete ben organizzata. L’agenzia investigata si affidava a una società polacca, dismessa già nel 2020, per ricevere targhe estere destinate a veicoli che venivano prima cancellati dal Pubblico Registro Automobilistico (Pra) italiano. I veicoli, pur rimanendo in territorio italiano, venivano immatricolati in Polonia, senza abbandonare mai il suolo nazionale. Un chiaro inganno a danno delle casse fiscali italiane.
Ma qual è il vantaggio di questo sistema? Oltre a sfuggire al pagamento delle tasse automobilistiche, questa pratica consente di ottenere un risparmio notevole sulle polizze assicurative, che a Napoli risultano essere le più onerose d’Italia. Inoltre, i conducenti possono eludere eventuali sanzioni per violazioni del codice della strada, accrescendo il richiamo verso questo meccanismo fraudolento.
Al termine delle operazioni, la Guardia di Finanza ha provveduto al sequestro di tutta la documentazione e il materiale incriminato. Il responsabile dell’agenzia è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli Nord, con l’accusa di truffa e ricettazione.
Questa operazione non è solo un colpo contro il fenomeno delle targhe polacche, ma un segnale chiaro alle autorità e ai cittadini riguardo la necessità di rafforzare il controllo su pratiche che ledono la sicurezza e il benessere economico del paese. La lotta contro l’abusivismo e le frodi nel settore automobilistico è una battaglia che richiede l’impegno collettivo di tutti gli attori interessati.
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