Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, il passaggio all’ora solare comporterà uno spostamento delle lancette degli orologi. Alle 3:00 si tornerà indietro alle 2:00, permettendo di guadagnare un’ora di sonno, sebbene ciò si traduca in giornate che si accorciano più rapidamente con l’arrivo della sera.
Il cambio all’ora solare avverrà in modo preciso alle ore 3:00 nella mattina di domenica 27 ottobre, momento in cui si dovranno spostare le lancette indietro di un’ora. Questo cambio offre l’opportunità di un’ora di sonno extra, mentre i mattini diventeranno più luminosi, ma le serate si oscureranno prima.
Dopo sette mesi di ora legale, il ritorno all’ora solare porta con sé conseguenze significative. Recentemente, diversi paesi europei, in particolare quelli del Nord, hanno riacceso il dibattito sulla necessità di mantenere un orario stabile tutto l’anno. Le preoccupazioni riguardano principalmente l’alterazione dei ritmi circadiani e gli effetti sulla salute associati al cambiamento d’orario.
Quando scatta l’ora solare: domenica 27 ottobre le lancette indietro
Il passaggio all’ora solare, previsto per domenica 27 ottobre, inizierà alle 3:00, ora che tornerà a essere le 2:00. Sebbene molti dispositivi moderni siano progettati per effettuare automaticamente il cambio d’orario, è buona norma verificare manualmente l’impostazione degli orologi tradizionali e analogici.
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Grazie allo spostamento delle lancette, domenica 27 ottobre gli individui potranno godere di un’ora in più di riposo. Tuttavia, va notato che questa modifica comporterà anche una riduzione della luce naturale nelle ore serali, a causa della crescente penombra fino al solstizio d’inverno, previsto per il 21 dicembre. La logica dell’ora solare si basa sul ciclo del Sole e continuerà fino all’ultima settimana di marzo, quando tornerà l’ora legale.
Il ritorno all’ora legale nel 2025 è atteso nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Durante questo cambiamento, alle 2:00 si dovranno spostare di nuovo le lancette in avanti di un’ora. Questa alternanza stagionale è standardizzata in tutti i Paesi dell’Unione europea, sebbene continui a suscitare dibattiti pubblici e politici.
Nel contesto di questi cambiamenti, i vantaggi e svantaggi dell’ora legale e dell’ora solare sono frequentemente discussi. Secondo stime di Terna, durante il periodo 2024 si prevede un risparmio energetico di circa 340 milioni di kWh, l’equivalente del fabbisogno di energia di circa 130 famiglie in un anno e un impatto economico positivo di oltre 75 milioni di euro.
Considerando una panoramica di un decennio, l’analisi della compagnia energetica evidenzia un risparmio complessivo di 2,2 miliardi di euro e un consumo ridotto di 11,7 miliardi di kWh di elettricità, testimonianza dell’importanza di queste pratiche quanto ai consumi energetici.
Il dibattito sull’abolizione e sull’implementazione di un orario fisso ha inizio nel 2018, quando il Parlamento europeo ha sollevato la questione all’attenzione della Commissione, sebbene non ci siano stati ulteriori sviluppi significativi in merito.
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