La storia di Cecilia, nata prematura a Vicenza, racconta il lungo percorso in terapia intensiva neonatale, tra sfide mediche e speranza dei genitori.
La nascita di Cecilia è avvenuta in circostanze difficili, pesando meno di mezzo chilo e con solo il 20% di possibilità di sopravvivenza. Sury Reghelin, sua madre, ha condiviso con Fanpage.it i momenti drammatici vissuti durante i sette mesi e tredici giorni trascorsi in terapia intensiva neonatale presso l’Ospedale di Vicenza.
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Un parto prematuro inatteso
Il 29 aprile dell’anno scorso, Sury ha avvertito forti dolori al basso ventre, inizialmente attribuiti a problemi digestivi. Su consiglio della ginecologa, ha assunto antidolorifici, ma senza miglioramenti. La situazione si è aggravata al punto da richiedere un immediato ricovero in ospedale. “Ero solo spaventatissima per la mia bambina”, ha ricordato Sury. Dopo un’ecografia che mostrava Cecilia muoversi, il dolore è peggiorato, portando i medici a diagnosticare contrazioni premature. “Ricordo di aver pensato che era troppo presto”, ha detto Sury, descrivendo la paura per la salute della figlia.
La nascita e le prime sfide
Il giorno seguente, il pediatra ha informato i genitori che la piccola aveva solo il 20% di possibilità di sopravvivere. Nonostante il dolore, Sury e suo marito Davide non si sono arresi. Trasferita d’urgenza all’ospedale di Vicenza, Sury ha vissuto momenti di solitudine e preghiera mentre accarezzava il pancione. Il primo maggio, a 23 settimane e 5 giorni di gestazione, Cecilia è nata pesando 505 grammi. “Era minuscola”, ha raccontato Sury, che non ha potuto vederla subito poiché la neonata è stata portata in terapia intensiva.
Il lungo percorso in terapia intensiva
Tre giorni dopo la nascita, Cecilia ha affrontato una crisi medica: un intestino perforato che richiedeva un intervento d’urgenza. “Ci hanno detto che alla bimba era scoppiato l’intestino”, ha ricordato Sury del momento surreale vissuto con suo marito. Nonostante le avversità, Cecilia ha superato sei operazioni e numerose complicanze mediche nei mesi successivi. “Era ed è una forza della natura”, ha affermato Sury con orgoglio.
Dopo sette mesi e tredici giorni in terapia intensiva, Cecilia è stata finalmente dimessa il 13 dicembre. Oggi cresce sana e forte, riempiendo la vita dei suoi genitori di gioia e amore indescrivibili. “Cecilia oggi ha quasi un anno… ci riempie di un amore così grande”, ha concluso Sury. La storia di Cecilia è una testimonianza della resilienza umana e della speranza che accompagna i genitori nei momenti più difficili. La sua lotta per la vita continua a ispirare chiunque ascolti il suo viaggio straordinario verso la guarigione.
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