La notte scorsa, Massimiliano Esposito, noto come “lo Scognato” e ritenuto capoclan di Bagnoli, è stato arrestato dopo un mese di latitanza. Esposito è stato individuato in un hotel a Qualiano, dove si era rifugiato. Gli agenti della Squadra Mobile, con il supporto del commissariato di Bagnoli, hanno condotto il blitz che ha portato all’arresto del 53enne.
Secondo gli investigatori, Esposito avrebbe tentato di fuggire a bordo di una potente Audi R8, una macchina in grado di raggiungere i 330 chilometri all’ora e accelerare da 0 a 100 in soli 3.7 secondi. Tuttavia, grazie all’intervento tempestivo della polizia, il tentativo di fuga è stato vanificato.
Durante l’ispezione delle camere dell’hotel di Qualiano, sono stati trovati effetti personali riconducibili a Esposito, confermando le informazioni iniziali degli agenti. L’arrivo dell’Audi R8 nera con vetri scuri ha annunciato il momento dell’arresto, senza che Esposito opponesse resistenza.
“Esposito è gravemente indiziato di associazione mafiosa, detenzione a fini di spaccio di stupefacenti, detenzione di armi – comuni e clandestine – e porto il luogo pubblico delle stesse, tutti reati aggravati dal metodo mafioso”, ha dichiarato un portavoce della polizia.
Il 53enne era ricercato dallo scorso 17 settembre, quando è stata eseguita un’ordinanza contro 13 persone ritenute affiliate al clan di Bagnoli. Oltre venti anni di carcere già scontati e la prospettiva di una pesante pena per le nuove accuse hanno spinto Esposito a tentare la fuga.
L’arresto di Esposito rappresenta un duro colpo per il presunto gruppo criminale attivo a Bagnoli. Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali complici e smantellare completamente l’organizzazione.
In conclusione, l’arresto di Massimiliano Esposito conferma l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare la criminalità organizzata a Bagnoli e nei territori limitrofi.
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