La quiete mattutina di San Severo, in provincia di Foggia, è stata brutalmente interrotta oggi, venerdì 18 ottobre, quando un tragico evento ha scosso l’intera comunità. Nei pressi del parcheggio di un supermercato Eurospin, un uomo ha esploso diversi colpi di pistola contro sua moglie, per poi togliersi la vita. L’uomo, identificato come Mario Furio, era un ex agente di polizia penitenziaria di 59 anni, già denunciato dalla moglie per stalking. La donna è ora ricoverata in condizioni gravissime, mentre Furio è morto sul colpo.
Nel corso della mattinata, l’ambiente ordinario del parcheggio si è trasformato in un teatro di terrore, con numerosi testimoni tra clienti e dipendenti del supermercato che hanno assistito alla scena. Le prime chiamate ai servizi di emergenza sono partite velocemente, portando l’arrivo immediato di ambulanze e forze dell’ordine.
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L’aggressione è avvenuta in pieno giorno, con Furio che ha raggiunto la moglie e ha sparato da distanza ravvicinata. In seguito, è tornato al suo veicolo e si è tolto la vita con la stessa arma. Secondo le autorità, i rapporti tra i due erano già gravemente compromessi, come indicato dalle precedenti denunce per stalking.
Denuncia per stalking e divieto di avvicinamento
La donna aveva già preso provvedimenti legali contro Mario Furio a causa dei suoi comportamenti persecutori. Le informazioni preliminari indicano che per lui era stato emesso un divieto di avvicinamento, una misura che, purtroppo, non è riuscita a prevenire la tragedia. L’assessore alle politiche sociali del comune di San Severo, Bruno Savino, ha confermato che “la donna ai primi di ottobre aveva incontrato alcune operatrici dei servizi sociali ma aveva rifiutato la possibilità di trasferirsi in un posto più sicuro con i figli minori”.
Questa dichiarazione sottolinea la complessità della situazione in cui si trovava la vittima, che in passato si era anche rivolta a un’associazione per vittime di violenza domestica al fine di ottenere assistenza per la denuncia.
Condizioni critiche e intervento immediato dei soccorsi
Subito dopo l’aggressione, la donna è stata trasportata con codice di massima urgenza al Policlinico Riuniti di Foggia. Le sue condizioni sono apparse immediatamente critiche, ma al momento non ci sono aggiornamenti definitivi sul suo stato di salute. La tempestività dei soccorsi è stata fondamentale per offrire una possibilità di sopravvivenza.
Diversamente, per Mario Furio, i soccorritori non hanno potuto fare nulla se non constatarne la morte sul posto. Gli investigatori della scientifica sono ora al lavoro per raccogliere prove e dettagli che possano chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti.
La dinamica della sparatoria
Dalle prime ricostruzioni, emerge che Mario Furio abbia seguito la moglie fino al supermercato con l’intenzione premeditata di compiere l’aggressione. Una volta raggiunta la donna nel parcheggio, ha scaricato su di lei i colpi di pistola che l’hanno ferita gravemente. Successivamente, è tornato alla sua auto, dove ha diretto l’arma contro se stesso.
Questa sequenza di eventi ha segnato una delle pagine più nere nella cronaca recente di San Severo, mettendo in luce il problema persistente della violenza domestica e delle misure di protezione spesso insufficienti.
L’intera comunità di San Severo è stata colpita dalla notizia, e diversi esponenti locali hanno espresso sconcerto e tristezza. Organizzazioni e associazioni per i diritti delle donne stanno già richiamando l’attenzione sull’urgenza di interventi più incisivi per proteggere le vittime di stalking.
Questo avvenimento tragico solleva questioni importanti riguardo alla protezione delle vittime e sull’efficacia delle misure restrittive. È essenziale un maggiore impegno da parte delle autorità e delle istituzioni sociali per prevenire tali conclusioni drammatiche in futuro.
In sintesi, questa sparatoria a San Severo non rappresenta solo una tragedia isolata, ma un monito per affrontare con più determinazione i problemi legati alla violenza domestica e alla sicurezza delle persone vulnerabili.
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