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Come finisce È già ieri: trama e spiegazione finale

È già ieri, il film del 2004 diretto da Giulio Manfredonia, è una rivisitazione italiana della celebre pellicola “Ricomincio da capo” (“Groundhog Day”) del 1993, con la performance iconica di Bill Murray. In questo remake, i protagonisti sono Antonio Albanese e Fabio De Luigi, accompagnati da un cast internazionale che include attori spagnoli come Goya Toledo e Pepon Nieto. La trama ruota attorno a Filippo, un uomo cinico e arrogante, che si trova a fronteggiare una straordinaria e frustrante realtà: rivivere lo stesso giorno, che lo porterà a una profonda riflessione personale.

È già ieri trama completa

Filippo Fontana è un conduttore televisivo noto per la sua passione per la zoologia, ma non si può negare il suo comportamento egocentrico e arrogante. Una volta inviato alle Canarie per realizzare un servizio sulle cicogne, il viaggio prende una piega inaspettata a causa del maltempo, che gli impedisce di tornare a Tenerife. Al suo risveglio il giorno successivo, Filippo scopre con orrore di essere intrappolato in un loop temporale, costretto a rivivere il giorno della festa del paese, che inizia sempre con lo stesso annuncio radiofonico.

All’inizio, questo circolo infinito sembra offrire a Filippo un’opportunità per divertirsi, sperimentando serate sempre diverse e spesso con donne diverse. Tuttavia, il sogno si trasforma rapidamente in un incubo quando la frustrazione di una vita monotona e immutabile si impossessa di lui. La situazione si complica ulteriormente quando la vita quotidiana dell’isola diventa un’ossessione, portandolo a esaurire ogni possibilità di svago.

Come finisce È già ieri

La ripetizione incessante del giorno provoca in Filippo una profonda angoscia al punto di farlo considerare il suicidio come unica via d’uscita. Tuttavia, questo ciclo senza fine diventa l’inizio di un processo di cambiamento radicale per il protagonista. Inizierà a conoscere veramente gli abitanti dell’isola, tra cui un anziano signore che si dimostrerà fondamentale per il suo percorso di redenzione. Nonostante le sue buone intenzioni, l’anziano non sfuggirà a un infarto, sottolineando la fragilità della vita.

Filippo stringe anche una relazione significativa con Rita, la biologa della troupe, che lo porterà a rivelare non solo la sua profonda solitudine, ma anche un segreto personale che ha tenuto nascosto. Questo legame rappresenta un nuovo inizio, ma l’incantesimo del loop non sembra spezzarsi.

È già ieri finale spiegazione

Il climax del film si verifica quando Filippo e Rita si dichiarano il loro amore. Apparentemente, tutto sembra perfetto, ma quando Filippo si risveglia il giorno successivo, il ciclo è finalmente spezzato. Il protagonista si trova catapultato in una nuova vita, con una nuova professione e al fianco della donna che ama. Questo è il suo vero riscatto: un’opportunità per ricominciare.

La transizione di Filippo da un uomo egocentrico a una persona capace di empatia e relazione autentica rappresenta il messaggio centrale del film. La trasformazione del personaggio avviene attraverso l’esperienza diretta delle conseguenze delle sue azioni e delle sue interazioni con il mondo esterno, facendoci riflessioni sul valore della vita e sull’importanza delle relazioni umane.

In sintesi, “È già ieri” offre non solo un intrattenimento leggero, ma anche una considerazione profonda delle possibilità di crescita personale e di come la compassione possa riscrivere il nostro destino. Il film, pur giocando con elementi di commedia e fantasy, riesce a toccare temi universali di cambiamento, amore e altruismo, portando il pubblico a una riflessione sui propri cicli personali e sulla ricerca di nuove strade.

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