Il film Il Colibrì, diretto da Francesca Archibugi e ispirato al romanzo di Sandro Veronesi, apre la Festa del Cinema di Roma e affronta temi profondi e universali sulla vita e il dolore.
Il Colibrì
Il Colibrì, l’attesissimo film di Francesca Archibugi, apre ufficialmente la Festa del Cinema di Roma. Questo lungometraggio, in arrivo nelle sale cinematografiche a partire dal 14 ottobre 2024, è un adattamento dell’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, pluripremiato autore italiano. La pellicola affronta una serie di tematiche di grande spessore e profondità, come l’elaborazione del lutto, il dolore per la perdita di una sorella e di una figlia, l’amore non consumato, e le relazioni familiari segnate da rotture e conflitti. Il protagonista, Marco Carrera, un giovane ragazzo di appena 14 anni che vive in un corpo che non si sente suo, viene chiamato “il Colibrì” nel corso della storia.
Il Colibrì: la trama
Il film racconta la vita di Marco Carrera, interpretato da Pierfrancesco Favino, un uomo segnato da tragedie e amori infelici. Le sue memorie si dipanano attraverso un arco temporale che va dagli anni Settanta fino al 2030, rivelando un viaggio interiore che inizia con un incontro estivo con Luisa, una ragazza francese, sullo sfondo di una spiaggia italiana. Da quel primo amore giovanile, la vita di Marco prende un tragico giro quando sua sorella, Irene, si suicida, avvenimento che segnerà in modo indelebile la sua esistenza. Marco e Luisa vivranno il loro rapporto in modo alternato, continuando a scriversi e a incontrarsi negli anni, mentre entrambi instaurano famiglie separate.
Il destino di Marco subisce ulteriori colpi con l’incontro di Marina, interpretata da Kasia Smutniak, con la quale avrà una figlia, Adele. Ma anche questa relazione è destinata a deteriorarsi a causa di tradimenti e incomprensioni. L’aiuto di Daniele, lo psicoanalista di Marina interpretato da Nanni Moretti, offre a Marco l’opportunità di affrontare il dolore e le sfide della vita in modo più consapevole.
I personaggi de Il Colibrì
Marco Carrera (Pierfrancesco Favino)
Marco Carrera è il protagonista del film e rappresenta un dottore affermato, la cui vita è segnata dalla tragica scomparsa della sorella Irene, che si è tolta la vita all’età di 24 anni. Marco vive con il senso di colpa per non averla protetta, né averla supportata nei momenti cruciali della sua vita. Come sottolinea Favino, il personaggio incarna una mascolinità delicata e sensibile, che non si concentra esclusivamente sulla sessualità, ma su valori come l’amore e la dedizione verso gli altri. Marco diventa così simbolo delle molteplici sfide che ogni individuo deve affrontare quando si trova a dover elaborare la perdita di persone care.
Luisa Lattes (Bérénice Bejo)
Luisa Lattes, interpretata da Bérénice Bejo, rappresenta per Marco un grande amore mai consumato. Il loro legame, alimentato da ricordi condivisi e segreti inconfessabili, si rivela essenziale nella vita di entrambi, nonostante il tragico evento della morte della sorella. Luisa è descritta come un’agente di cambiamento nella vita di Marco, un faro che illumina le sue scelte anche anni dopo. I due conducono una relazione complessa e ricca di insegnamenti, cercando di mantenere le rispettive famiglie, pur con un forte legame emotivo.
Marina (Kasia Smutniak)
Marina è la donna con cui Marco intraprende una relazione tumultuosa, interpretata da Kasia Smutniak. La sua figura è complessa e stratificata, portando con sé ricordi di lutto e di un desiderio di felicità che sembra sfuggirle. La sua fragilità emerge quando inizi a sospettare un tradimento da parte di Marco. Marina appare come una donna alla ricerca di risposte, ma incapace di trovare una stabilità emotiva. La sua storia è un riflesso del moderno rapporto di amore e perdita, che molti possono riconoscere.
Adele (Benedetta Porcaroli)
Adele, interpretata da Benedetta Porcaroli, è la figlia di Marco e Marina. La sua crescita e le sue esperienze di vita infondono nel film una dimensione ulteriore, poiché il legame con suo padre si fa evidente attraverso momenti di intimità e malintesi. Il suo personaggio incarna il futuro e le sfide che Marco deve affrontare per non ripetere gli errori del passato. La sua storia rappresenta la continuità del ciclo della vita e dei traumi, conferendo al film un respiro più ampio.
Daniele Carradori (Nanni Morretti)
Il personaggio di Daniele Carradori, magistralmente interpretato da Nanni Moretti, offre un punto di vista unico e profondo sulla vita di Marco. Daniele funge da consulente psicoanalitico, permettendo al protagonista di esplorare i propri sentimenti e affrontare i dubbi esistenziali. Le battute sagaci e ironiche di Moretti aggiungono un tocco di umorismo, seppur in un contesto drammatico, rendendo il suo intervento fondamentale per la crescita di Marco.
Probo Carrera e Letizia Carrera
Probo e Letizia Carrera, interpretati rispettivamente da Sergio Albelli e Laura Morante, rappresentano i genitori di Marco, Giacomo e Irene. La loro relazione è segnata da alti e bassi, ma sempre sostenuta dall’amore. I genitori devono affrontare il dolore della perdita di una figlia, mostrando come ciascun membro della famiglia reagisca in modo diverso di fronte alla tragedia.
Sandro Veronesi sul film
L’autore del romanzo originale, Sandro Veronesi, ha espresso grande entusiasmo per il lavoro di Francesca Archibugi e il cast. Ha descritto la regista come una delle poche in grado di rappresentare la borghesia con pietà e tenerezza, specialmente quando si affrontano drammi personali. Veronesi ha apprezzato come la trasposizione cinematografica sia rimasta fedele all’opera letteraria, pur introducendo cambiamenti nella linea cronologica della narrazione che arricchiscono la storia. La collaborazione tra regista e attori rappresenta un esempio di coraggio artistico e critico, riflettendo l’impatto che una narrazione ben strutturata può avere sul pubblico.
In conclusione, Il Colibrì di Francesca Archibugi si presenta come un’opera profonda e intensa, che invita lo spettatore a riflettere sull’amore, il dolore e i legami familiari. Con un cast di altissimo livello e una trama ricca di emozioni e colpi di scena, il film promette di lasciare un segno indelebile nei cuori di chi lo vedrà. L’apertura alla Festa del Cinema di Roma segna un importante traguardo per la produzione italiana, capace di coniugare bellezza e profondità narrativa. Non perderti l’occasione di assistere a questa storia coinvolgente che esplora i molteplici aspetti della vita e delle relazioni.
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