Alberto Dandolo, noto giornalista di Dagospia e del settimanale Oggi, è stato vittima di una violenta aggressione avvenuta nella sua abitazione. Secondo quanto riportato da Giuseppe Candela su Dagospia, il motivo dell’attacco è da attribuire alle sue pubblicazioni e agli scoop che avrebbero infastidito qualcuno.
La notizia è stata riportata sul sito di Roberto D’Agostino, che ha dichiarato: “Tira un’aria più brutta di quanto si possa immaginare. Questa mattina Alberto Dandolo, giornalista di Dagospia e del settimanale Oggi, è stato aggredito e picchiato a sangue nella sua abitazione a Milano da due teppisti sconosciuti. Gli assalitori, al grido: ‘Ti devi fare i cazz1 tuoi, la devi smettere di rompere i cogl1oni‘, hanno brutalmente picchiato Dandolo.”
L’aggressione ha destato un’onda di indignazione e solidarietà tra i colleghi di Dandolo. Giuseppe Candela ha postato su Twitter un messaggio di supporto: “Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide. Ora siamo alla violenza fisica ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché sarà possibile, chi ci minaccia. Forza Alberto!”
Carlo Verdelli, direttore di Oggi, ha espresso solidarietà nei confronti di Dandolo, condividendo il messaggio di Candela e aggiungendo: “Continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile. La libertà di stampa non può essere fermata dalla violenza.”
Questo episodio si inserisce in un contesto di crescente violenza e intimidazione verso i giornalisti. L’aggressione fisica rappresenta un grave atto intimidatorio che ha l’obiettivo di zittire le voci indipendenti come quella di Alberto Dandolo. Tuttavia, la risposta dei colleghi e della comunità giornalistica è unanime: non ci si piegherà a questo clima di paura.
L’episodio di violenza subito da Alberto Dandolo mette in luce la delicata e pericolosa situazione in cui spesso si trovano i giornalisti. La società deve unirsi nella difesa della libertà di stampa e nel condannare fermamente ogni forma di violenza e intimidazione contro chi esercita il diritto di cronaca.
Il sostegno a Dandolo è arrivato anche tramite i social media, dove molti utenti hanno condiviso messaggi di solidarietà. Utilizzando l’hashtag #ForzaAlberto, è possibile trovare numerosi tweet che esprimono vicinanza e supporto al giornalista.
Alberto Dandolo non è solo nella sua battaglia per la verità e la giustizia; la comunità si stringe attorno a lui nella speranza che episodi simili non si ripetano più.